L’essere umano è quanto di più adattabile esista sulla faccia della terra. E’ grazie a questo che all’improvviso tutta l’Italia (e tutto il mondo) in questi giorni ha scoperto che per la maggior parte dei lavori non è più necessario recarsi in un luogo specifico, ma si può “lavorare da casa”. Va di moda lo Smart Working, una definizione che ci piace molto: è in lingua inglese, quindi non la comprendiamo completamente e ci lascia spazio all’immaginazione.
In realtà quello che sta succedendo in questi giorni nel mondo – l’essere “costretti” a lavorare da casa – per certi aspetti ricorda lo Smart Working, ma è ben altra cosa. C’è infatti una profonda differenza fra le due situazioni:
1) l’emergenza di portarsi il PC a casa per tentare di allinearsi ai colleghi
2) il pianificare la propria attività affinché venga generata e seguita dentro le mura domestiche.
E’ un momento di riflessione anche per noi, costruttori di case: le nostre case sono pronte per lo Smart Working? Ovvero, all’interno dei nostri edifici ci sono le condizioni ideali affinché sia possibile lavorare con efficacia, separare la professione dagli affetti, mantenere un profilo personale adeguato alla nostra attività?
Si apre un mondo di riflessioni. In questi anni, tutti noi costruttori abbiamo cercato di ottimizzare gli spazi affinché le case fossero dei nidi per le nostre famiglie, sfruttando al meglio le zone living e le zone dedicate al riposo, abbiamo fatto di tutto per tenere il lavoro lontano dalle mura domestiche, per proteggerci da queste contaminazioni. Oggi stiamo invece rivalutando tutto all’improvviso, stiamo scoprendo che in casa ci stiamo bene, che se avessimo un piccolo studio appartato potremmo quasi quasi lavorare da casa, che appoggiare il PC sul tavolo da pranzo non è “professionale” e non ci gratifica, che la TV occupa troppo spazio, che passare da un bicamere a un tricamere ci darebbe una intera stanza separata, da dedicare alla nostra professione …
Ben vengano quindi tutte queste riflessioni. Come costruttori ci sentiamo coinvolti in prima fila, e sicuramente le nostre proposte immobiliari vorranno offrire fin da subito risposte adeguate alle richieste di nuovi spazi di lavoro domestico che stanno emergendo in questi giorni di crisi e che sicuramente avranno ripercussioni sullo stile di vita che caratterizzerà il nostro futuro.
La nostra rinascita inizierà proprio dalle nostre case, ricordiamocelo e lavoriamo su questo.