Ridisegnare il layout della propria abitazione è una esigenza molto sentita, perchè consente con poco impegno di creare nuove condizioni abitative, magari a seguito di mutate esigenze della famiglia.
A volte invece lo si fa anche solo per il piacere di dare un tocco di novità ad un ambiente che, seppur ancora soddisfacente, non possiede più quell’appeal dei primi giorni. Impegnarsi in questa attività può diventare un piacevole hobby (per chi sente di avere capacità e fantasia), ma è necessario tenere a mente che anche solo riposizionando la cucina o spostando pareti interne si deve tenere conto delle normative e delle regole tecniche. Anche quando ci si rivolge a un professionista è possibile essere protagonisti nella riprogettazione della propria casa. Ma è importante capire le regole che si nascondono dietro a ogni buona ripartizione degli spazi.
Ecco quindi alcuni consigli su come agire:
1. Zona living di almeno 14 m²
Secondo il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975, che contiene le misure minime inderogabili che neppure i Comuni possono diminuire, ogni abitazione deve essere dotata di una stanza soggiorno di almeno 14 metri quadrati e che abbia una finestra apribile. Molti regolamenti comunali hanno aumentato queste dimensioni minime perché le esigenze contemporanee di spazi sono maggiori rispetto al passato, quindi se volete ripensare efficacemente la vostra casa prevedete un soggiorno almeno di 18-20 metri quadrati.
2. Cucina e angolo cottura
La cucina potete posizionarla in una stanza a parte, a patto che abbia una finestra apribile, oppure in un angolo cottura, anche senza finestra, adiacente al soggiorno che sia però collegato con il living non da una semplice porta ma da una grande apertura per il passaggio di aria e luce. In questo caso i regolamenti edilizi prevedono spesso delle dimensioni minime per lo spazio dedicato alla cucina e l’apertura di collegamento tra zona cottura e living. Il consiglio è quello di partire da un’idea in cui la cucina abitabile, ossia quella in una stanza separata, sia almeno 9 metri quadrati o in alternativa prevedere un angolo cottura di almeno 3 o 4 metri quadrati in modo da avere spazi comodi e funzionali, sarà poi il vostro tecnico a verificarne la conformità con le norme locali.
3. Obbligo di cappe di aspirazione e canne fumarie
Sopra il piano di cottura è obbligatorio avere una cappa di aspirazione, come previsto dal DM del 7 luglio 1975, e se sono presenti fiamme libere dovute a combustione è obbligatorio avere anche una canna fumaria che arrivi fino al tetto, come nel caso di caminetti e stufe a legna o a pellet. Nella ristrutturazione di un appartamento è importante avere presente dove sono collocate le canne fumarie esistenti per poterle riutilizzare dal momento che realizzarne una nuova è costoso e a volte non possibile per questioni strutturali o condominiali.
4. Camera matrimoniale di 14 m²
Il citato decreto impone che le camere matrimoniali siano almeno di 14 metri quadrati mentre le camere singole di almeno 9 metri quadrati; le buone regole della progettazione, e in alcuni casi i regolamenti edilizi comunali, indicano in 12 metri quadrati la superficie minima per le camere con due letti, fermo restando le dimensioni per la camera matrimoniale. Attenzione infine a considerare spazi adeguati per posizionare letti e armadi.
5. Bagno principale completo
Per essere agibile ogni casa deve possedere almeno un bagno di dimensioni adeguate a contenere lavabo, wc, bidet, doccia o vasca tanto che molti regolamenti edilizi comunali indicano le dimensioni minime del bagno principale. Per avere un’idea di base, prevedete una superficie di 4 o 5 metri quadrati per il bagno grande e, per rispettare la normativa sulle barriere architettoniche e avere uno spazio comodo, con lato minimo non inferiore a 150 centimetri.
6. Altezze interne minime
Soggiorno, cucina, camere devono, per il DM 7 luglio 1975, avere un’altezza minima non inferiore a 270 centimetri mentre bagni, corridoi e ripostiglio possono avere altezza interna minima di 240 centimetri, salvo diverse disposizioni locali o per le zone di montagna. Per i soppalchi non esiste una normativa nazionale ma molti regolamenti edilizi italiani ne ammettono la realizzazione, solitamente sopra la metà o un terzo della zona cottura o del soggiorno, con riduzione delle altezze dei locali sottostanti a 240 centimetri.
7. Grandezza minima della finestre
Le camere, il soggiorno e la cucina abitabile devono avere una o più finestre, apribili verso l’esterno, di superficie complessiva pari ad almeno un ottavo di quella del pavimento. Per una corretta ventilazione e illuminazione naturale l’ideale sarebbe posizionare almeno una finestra sulla parete opposta alla porta, ma va bene anche sulla parete adiacente. Per i bagni la regola generale prevede la possibilità di sostituire la finestra con un impianto di areazione forzata mentre è vietato, sempre per questioni di salubrità dell’aria, accedere direttamente dalla cucina nel bagno.
Fonte: www.houzz.it